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RISULTATI “DOMO” 2010

RISULTATI “DOMO” 2010

Si è conclusa ad agosto la terza Campagna di Ricerca Archeologica realizzata dagli archeologi dell’Archeodomani s.a.s. nel territorio del Comune di Bibbiena (Arezzo).

Sul cantiere, nel corso dei lavori (gli scavi sono infatti iniziati il 25 Luglio) si sono alternati oltre studenti provenienti dal tutta Italia con la direzione scientifica Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Soprintendente dott.ssa Fulvia Lo Schiavo, funzionario incaricato dott. Luca Fedeli). Il cantiere è stato diretto, per Archeodomani s.a.s., dal dott. Alfredo Guarino, con il coordinamento del dott. Lorenzo Dell’Aquila.

L’indagine archeologica ha riguardato le aree adicenti gli ambienti delle “Piccole Terme”(indagati agli inizi degli anni ’80  e successivamente abbandonati fino alla Campagna dell’estate 2008) della parte residenziale (pars dominica) della villa romana di Domo, attiva per quasi tutta la romanità.

Nell’area a Sud-Est delle “Piccole Terme” è stata confermata la presenza di strutture edificate precedentemente alle “piccole terme” stesse. Le tracce di cenere, identificate nel corso della campagna di scavo del  2009, si sono rivelate parte integrante di un’unica grande buca (colmata da cenere, carbone e laterizi), probabilmente da collegare all’attività dell’ipocausto del complesso termale.

Nell’area a Nord-Est delle “Piccole Terme” sono state portate alla luce murature a secco pertinenti, probabilmente, ad attività agricole. Inoltre l’indagine approfondita dei rapporti stratigrafici tra i muri della cosidetta “cisterna” ed il muro perimetrale delle “Grandi Terme” ha permesso di focalizzare come le strutture non siano contemporanee ma ciò che rimane di progressive modifiche e adattamenti di strutture preesistenti.

Da segnalare, tra i vari reperti portati alla luce, il ritrovamento di un frammento di dolio restaurato in antico, con ancora evidenti le grappe di piombo utilizzate.

RISULTATI “DOMO” 2009

RISULTATI “DOMO” 2009

La campagna di scavo 2009 a Domo (Bibbiena – AR) ha fornito preziosi dati per la storia dell’area, dando risposte a domande suscitate dalla scorsa campagna e ponendo nuovi quesiti per l’intervento della prossima estate.

L’indagine è stata contemporaneamente impostata sull’approfondimento di quanto indagato nel 2008, sulla parziale riapertura di aree già indagate negli anni ‘80 e sull’indagine di nuovi settori.
Particolare attenzione è stata data alla rimessa in luce della cisterna – posta subito a N delle piccole terme– , alla grande canaletta che separa le due strutture ed all’area posta a SE, precedentemente mai saggiata. Sono state, infine, asportate alcune parti di acciottolatirinvenuti nella campagna scorsa al fine di indagare le stratigrafie sottostanti, riferibili a fasi precedenti (dietro autorizzazione della Soprintendenza; le porzioni asportate sono state poi riposizionate utilizzando gli stessi materiali).

L’analisi dell’ambiente finora noto come cisterna, rimesso in luce e documentato durante la campagna e di cui sono stati consolidati gli intonaci, pesantemente distaccati, ha suscitato qualche perplessità rispetto a quanto finora noto dagli scavi degli anni ’80: rispetto alla conformazione “canonica” di una cisterna, si nota infatti l’assenza di una fossa di decantazione e della zoccolatura di isolamento ed impermeabilizzazione tra pavimento e pareti; appare anche strano il posizionamento del foro di scarico, a raso del pavimento. Il tutto sembrerebbe indicare una funzione diversa, connessa all’acqua ma non caratterizzata da una presenza perenne della stessa all’interno dell’ambiente.
Lo scavo della canaletta ha permesso la messa in luce di un letto di cocciopesto immediatamente al di sotto delle fistule di piombo.
L’analisi dei suoi rapporti stratigrafici ha permesso di stabilire come esso si appoggi al muro S della cd. cisterna e sia coperto dal muro N delle piccole terme. Ciò equivale a dire che esso è successivo alla cd. cisterna e precedente alle piccole terme, e questo elemento permette di stabilire che, contrariamente a quanto finora noto in letteratura, le due strutture non sono state costruite assieme, ma la cd. cisterna è più antica del complesso termale.
Nell’area a SE delle strutture edificate è stato asportato un consistente strato di terreno, forse riferibile ad una fase di abbandono. Al di sotto, è stata messa in luce un’area di frr. di laterizi e pietre – solo in parte intravista nella campagna 2008 -, segmentata da fasce rettilinee ed ortogonali prive di materiali o con lacerti di muro a secco. In alcune delle parti così isolate sono stati rinvenuti, in posizione angolare, piccoli strati di cenere. E’ assai probabile che si tratti dei resti di una fila di ambienti i cui muri sono stati in buona parte spoliati e di cui si identifica ancora chiaramente il piano pavimentale, forse con tracce di focolare.
La scoperta di questo piccolo quartiere edificato è un’assoluta novità, e testimonia l’esistenza di momenti costruttivi dislocati oltre i confini finora ipotizzati del sito.
L’asportazione dell’acciottolato che pavimentava l’ambiente S delle piccole terme, ha consentito la scoperta di una canaletta formata da coppi sovrapposti, collegabile al letto di cocciopesto tra terme e cd. cisterna e defunzionalizzata dalla costruzione delle terme.

L’asportazione di due sezioni della grande strada acciottolata rinvenuta nella scorsa campagna ha consentito l’identificazione dei livelli naturali sterili (composti da terreni argillosi), dei primi strati di frequentazione del sito e l’annotazione – di particolare importanza stratigrafica – che la fossa della fornace che riscaldava le “piccole terme” intercettava uno dei resti di muri che perimetravano la fila di ambienti esterni, indicando così la posteriorità delle terme rispetto a questi.
Riassumendo quanto la campagna 2009 ha permesso di scoprire circa la sequenza dei momenti di vita del sito, abbiamo, a grandi linee, le seguenti fasi: edificazione e fase di vita delle grandi terme; edificazione della cd. cisterna in appoggio alle terme, a cui è collegata una grande canaletta che si sviluppa in direzione NS lungo il muro delle “grandi terme”; cessazione d’uso delle grandi terme in quanto tali (gli ambienti continuano ad esistere), materiali del complesso termale (frammenti di tubuli e suspensurae) vengono utilizzati per la pavimentazione degli ambienti esterni, forse edificati in questo momento; costruzione delle piccole terme (la canaletta viene demolita e riposizionata con un andamento EW) e probabile contemporanea demolizione degli ambienti esterni); costruzione della grande strada acciottolata con andamento NE-SW, con ogni probabilità dopo la cessazione d’uso e la scomparsa degli impianti termali.

AREA ARCHEOLOGICA “VICUS CAPRARIUS-CITTA’ DELL’ACQUA”

AREA ARCHEOLOGICA “VICUS CAPRARIUS-CITTA’ DELL’ACQUA”

LA CITTA’ DELL’ACQUA, area archeologica sotterranea del Vicus Caprarius.

A tutti è nota la celebre Fontana di Trevi, meno noto è il percorso sotterraneo che si estende sotto il rione Trevi. Di questo intricato dedalo di antiche vestigia fa parte l’area archeologica sotterranea del Vicus Caprarius-la Città dell’Acqua: le strutture di una domus d’epoca imperiale, il castellum aquae dell’Acquedotto Vergine ed i suggestivi reperti (tra cui il celebre volto di Alessandro helios) venuti alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi. Nel corso della visita all’area archeologica, in un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, il visitatore potrà toccare con mano la millenaria stratificazione di Roma ed osservare le testimonianze archeologiche dei grandi eventi che hanno caratterizzato la storia della città, dall’incendio di Nerone alla realizzazione dell’Aqua Virgo, dal sacco di Alarico all’assedio dei Goti.

APERTURA: da martedì a venerdì 11-17.30; sabato e domenica 11-19. N.B. Per gruppi superiori alle 10 persone è possibile prenotare aperture e visite guidate in giorni e orari diversi da quelli indicati.

INDIRIZZO: vicolo del puttarello 25, Roma (zona Fontana di Trevi).

BIGLIETTI: intero 3,00€, ridotto 1,50€ (over 65, Roma Pass, studenti 18/25 anni U.E., insegnati U.E.), ridottissimo 1,00€ bambini e ragazzi 14/18 anni, gratuito (under 14, studenti universitari di architettura, conservazione dei Beni culturali, archeologia U.E.).

INFORMAZIONI SUI BIGLIETTI DI INGRESSO, PRENOTAZIONI E VISITE GUIDATE:  www.vicuscaprarius.com

VISITE GUIDATE PER GRUPPIPer i gruppi organizzati (associazioni, Cral, tour operator, turismo parrocchiale, ecc.) è possibile concordare aperture straordinarie con visita guidata anche in giorni ed orari diversi rispetto a quelli di apertura. In base agli interessi ed alle esigenze dei visitatori, proponiamo tre diverse tipologie di visita e di approfondimenti, realizzati dai nostri archeologi, storici dell’arte e guide autorizzate. LEGGI TUTTI I DETTAGLI.

visita guidata area archeologica sotterranea Vicus Caprarius Città dell'Acqua

SCAVO ARCHEOLOGICO “DOMO 2018”

SCAVO ARCHEOLOGICO “DOMO 2018”

Le attività di scavo sono rivolte a studenti, universitari e appassionati di archeologia, e saranno coordinate da archeologi professionisti. Il lavoro di ricerca si svolgerà dal 22 Luglio al 18 Agosto 2018 presso il complesso termale romano situato nella località di Domo (comune di Bibbiena, Arezzo), una delle più importanti realtà archeologiche del Casentino. 

PERIODI DI SCAVO 

1° settimana dal 22 al 28 Luglio

2° settimana dal 29 Luglio al 4 Agosto

3° settimana dal 5 al 11 Agosto

4° settimana dal 12 al 18 Agosto

Il programma della Campagna di Ricerca Archeologica prevede attività di scavorilievo documentazione dei reperti ritrovati. I lavori saranno arricchiti da una serie di approfondimenti sulle metodologie di indagine archeologica e dal catalogo dei materiali rinvenuti. La direzione scientifica dello scavo è affidata al dott. Alfredo Guarino, coordinato da un’equipe di responsabili qualificati.

Al termine della Campagna di Ricerca Archeologica verrà rilasciato un attestato di partecipazione e collaborazione con Archeodomani indicante la tipologia di attività svolta, il periodo e il numero di ore. 

Qualora si volesse utilizzare l’attestato per il riconoscimento di crediti universitari e/o scolastici, si prega di contattare preventivamente l’Ufficio Tirocini dell’Università o dell’Istituto per chiedere l’eventuale modulistica specifica.

Il costo di iscrizione al campo di scavo è di 215,00€ per una settimana (sono previste riduzioni per periodi superiori).

Il costo è comprensivo di vitto, alloggio, assicurazione e iva (22%).

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Lorenzo Dell’Aquila (Coordinatore Campagna di ricerca Archeologica)

mobile +39 339 7786192

archeodomani@gmail.com

scavo archeologico archeodomani 2018

 

PROGRAMMA DI VISITE GUIDATE A ROMA (e non solo..)

PROGRAMMA DI VISITE GUIDATE A ROMA (e non solo..)

ARCHEODOMANI presenta un calendario di visite guidate tra le meraviglie archeologiche e storico-artistiche di Roma. I nostri archeologi e storici dell’arte, con cura e passione, vi proporranno un modo diverso per conoscere ed apprezzare la città.

La prenotazione delle visite guidate può essere effettuata contattandoci al 3397786192 o all’indirizzo email archeodomani@gmail.com

PROGRAMMA VISITE GUIDATE GIUGNO-LUGLIO 2018

 

Scavi di ercolano visite guidate archeodomani

Archeologia & Storia in viaggio: Ercolano e Oplontis
Venerdì 15 Giugno 2018
Escursione giornaliera
Va considerata come una città, e non come una miniera di opere d’arte. Una città minore e diversa da Pompei, ma non per questo meno importante, con la sua fisionomia urbanistica, con la sua civiltà e, quel che più importa, con il suo volto umano. Le parole di Amedeo Mauri animeranno la nostra escursione giornaliera tra le rovine di Ercolano e Oplontis! Contattateci all’indirizzo email archeodomani@gmail.com per avere tutte le informazioni sull’escursione!

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Giovedì 21 Giugno 2018, ore 10.30
Visita guidata alla Mostra
Giovanni Antonio Canal, il Canaletto, uno dei più noti artisti del Settecento europeo che con il suo genio pittorico ha rivoluzionato il genere della veduta innalzandolo a emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo, viene celebrato con una grande retrospettiva nello spazio espositivo di Palazzo Braschi. Tra i capolavori esposti spiccano Il Canal Grande da nord, verso il ponte di Rialto e Il Canal Grande con Santa Maria della Carità, esposti per la prima volta insieme al manoscritto della Biblioteca Statale di Lucca che ne illustra le circostanze della commissione e della realizzazione.

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Domenica 24 Giugno 2018, ore 10
Visita guidata 
Dopo complessi interventi di restauro durati quasi 14 anni, è tornato a splendere il Portico d’Ottavia. Ricostruito da Augusto al posto del più antico portico di Metello tra il 27 ed il 23 a.C., il complesso si configurava come un vero e proprio museo all’aperto in cui, tra le numerose opere d’arte, spiccava la turma Alexandri, un gruppo bronzeo raffigurante Alessandro Magno e i suoi cavalieri, opera di Lisippo.

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Domenica 1 Luglio 2018, ore 10
Visita guidata con ingresso gratuito all’area archeologica (1° domenica del mese)
Le Terme di Caracalla, realizzate tra il 212 e il 217 d.C e utilizzate ininterrottamente fino al 537 d.c.), sono uno dei complessi termali in miglior stato di conservazione. La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”. Le terme non erano solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio che poteva accogliere fino a 1500 persone.

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Venerdì 13 Luglio 2018, ore 18
Visita guidata alla Mostra
Per la prima volta in mostra a Roma le opere del grande pittore romantico Joseph Mallord William Turner provenienti dalla Tate Britain di Londra.  Conosciute oggi come ‘Turner Bequest’, molte delle opere esposte provengono dallo studio personale dell’artista e sono state realizzate nel corso degli anni per il suo ‘proprio diletto’ secondo la bella espressione usata dal critico John Ruskin. Ricordi di viaggi, emozioni e frammenti di paesaggi visti durante i suoi soggiorni all’estero.
Venerdì 20 Luglio 2018, ore 19
Passeggiata guidata con apertura straordinaria dell’area archeologica
Da 2000 anni l’Aqua Virgo scorre ininterrottamente. Per servire la VII Regio, le Terme di Agrippa e i Saepta Iulia, nell’antichità. Oggi per alimentare le fontane realizzate nel corso dei secoli nel Rione Trevi  e in Campo Marzio.

N.B. Per partecipare alle visite guidate e alle escursioni è richiesta la prenotazione (telefonica o tramite email). I dati trasmessi saranno trattati nel rispetto della legge 675/96 e del D.Lgs 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Qualora non dovessimo raggiungere il numero minimo di persone fino a 1 giorno prima dell’evento, ci riserviamo il diritto di rimandare la visita previa comunicazione. In caso foste impossibilitati a partecipare vi preghiamo gentilmente di contattarci anche il giorno stesso per disdire la prenotazione.