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Si è conclusa ad agosto la terza Campagna di Ricerca Archeologica realizzata dagli archeologi dell’Archeodomani s.a.s. nel territorio del Comune di Bibbiena (Arezzo).

Sul cantiere, nel corso dei lavori (gli scavi sono infatti iniziati il 25 Luglio) si sono alternati oltre studenti provenienti dal tutta Italia con la direzione scientifica Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Soprintendente dott.ssa Fulvia Lo Schiavo, funzionario incaricato dott. Luca Fedeli). Il cantiere è stato diretto, per Archeodomani s.a.s., dal dott. Alfredo Guarino, con il coordinamento del dott. Lorenzo Dell’Aquila.

L’indagine archeologica ha riguardato le aree adicenti gli ambienti delle “Piccole Terme”(indagati agli inizi degli anni ’80  e successivamente abbandonati fino alla Campagna dell’estate 2008) della parte residenziale (pars dominica) della villa romana di Domo, attiva per quasi tutta la romanità.

Nell’area a Sud-Est delle “Piccole Terme” è stata confermata la presenza di strutture edificate precedentemente alle “piccole terme” stesse. Le tracce di cenere, identificate nel corso della campagna di scavo del  2009, si sono rivelate parte integrante di un’unica grande buca (colmata da cenere, carbone e laterizi), probabilmente da collegare all’attività dell’ipocausto del complesso termale.

Nell’area a Nord-Est delle “Piccole Terme” sono state portate alla luce murature a secco pertinenti, probabilmente, ad attività agricole. Inoltre l’indagine approfondita dei rapporti stratigrafici tra i muri della cosidetta “cisterna” ed il muro perimetrale delle “Grandi Terme” ha permesso di focalizzare come le strutture non siano contemporanee ma ciò che rimane di progressive modifiche e adattamenti di strutture preesistenti.

Da segnalare, tra i vari reperti portati alla luce, il ritrovamento di un frammento di dolio restaurato in antico, con ancora evidenti le grappe di piombo utilizzate.